Ebook


Lorenzo de’ Medici Press mette a disposizione dei lettori una serie di volumi nel formato elettronico EPUB da scaricare con un semplice pay for click collegato a PayPal. Gli ebook Lorenzo de’ Medici Press sono suddivisi in collane che offrono testi introdotti e commentati – spesso anche in prima traduzione italiana – nei più diversi campi della cultura. Un modo rapido ed efficace per far crescere la lettura e stimolare la curiosità di chi cerca nei libri una risposta e un aiuto per comprendere il passato, vivere il presente e costruire il proprio futuro:

Il fare un libro – scriveva il poeta Giuseppe Giusti – è men che niente se il libro, fatto, non rifà la gente“.

 

 

 

PassaParole

Collana diretta da Simonetta Bartolini

Autori e testi della letteratura e del dibattito culturale: dai grandi classici stranieri ai migliori scrittori dell’Italia contemporanea. Volumi – spesso introvabili in libreria o al di fuori delle biblioteche più fornite – che riportano sotto il riflettore pagine davero memorabili e, talvolta, ignote fin qui al pubblico italiano perché mai prima tradotte. Ogni volume è corredato di una Prefazione e di note esplicative.

 

Giovanni Papini, La paga del sabato

(agosto 1914-1915)

   

Collana: PassaParolen. 1

L’ormai introvabile raccolta di tutti gli scritti  – favorevoli all’intervento militare dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale – pubblicata da Giovanni Papini nell’ottobre del 1915. “Diviso in sette parti, La paga del sabato riunisce i trenta articoli prescelti per sezioni tematiche, ordinate al loro interno cronologicamente, finalizzate a rappresentare al lettore i motivi storici e ideali per i quali era stato necessario prender posizione a favore del conflitto contro la Germania e l’Austria. (…) Ennesima prova che la Grande Guerra rappresentò per tutti coloro che vi parteciparono, direttamente o indirettamente, al fronte o da casa, un momento di svolta che cambiò radicalmente le prospettive di ognuno.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-06-5

 

Herbert George Wells, La guerra e il futuro

(1917)

  

Collana: PassaParolen. 2

L’opuscolo scritto da H.G. Wells (l’autore della Guerra dei mondi) in veste di corrispondente di guerra inglese sul fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Un testo raro e introvabile, uscito in Italia solo nel 1917. “Un tributo ammirato alla qualità e capacità di sacrificio dell’impegno bellico dei nostri alpini (…) La scrittura di Wells, lungi dall’essere enfatica e tramata di retorica, è asciutta, talvolta quasi legnosa nel suo controllo che niente concede al facile sentimentalismo (piuttosto con qualche concessione tutta inglese all’ironia), ma la sua ammirazione per i soldati italiani – che combattono su un territorio difficile, impervio, tale da costituire esso stesso una prima battaglia per la sopravvivenza da ingaggiare prima ancora del combattimento con il nemico – è grande e sincera.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini. Nuova traduzione e Postfazione di Fabrizio Bagatti

ISBN: 978-88-99838-13-3

 

Cesare Battisti, Il Trentino italiano

(1915)

  

Collana: PassaParolen. 3

L’intervento – da lungo tempo introvabile – con cui Cesare Battisti spiegava e sosteneva le ragioni del suo “interventismo attivo” nella Prima Guerra Mondiale. “Cesare Battisti appartiene alla costellazione dei miti della Grande Guerra (con Nazario Sauro e Guglielmo Oberdan costituisce la triade di martiri degli austriaci cantati nella celebre Canzone del Piave). (…) Nel Trentino Italiano il discorso si allarga ad una ampia dimostrazione dell’italianità della propria terra e si conclude con un’accorata invocazione dai toni solenni affinché l’Italia rivendichi a sé le terre in mano all’’eterno barbaro'”. Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-14-0

 

Ardengo Soffici, Atti e detti memorabili del Capitano Punzi

(1957)

  

Collana: PassaParolen. 4

Un racconto raro e da tempo ormai introvabile. “Il racconto divertente e divertito nel quale Soffici assume a protagonista un improbabile Capitano di fanteria ritrovatosi inopinatamente al comando di una compagnia in addestramento. (…) La costante vena comica di queste pagine è tramata di tenerezza, da parte dell’autore, nei confronti dell’irrimediabile ingenuità fanciullesca del Capitano. Sono ancora lontani i tempi in cui Soffici si troverà a fare i conti con la vera guerra: quella del fango delle trincee e delle azioni sanguinose, dell’orrore o dell’azione esaltante.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-15-7

 

Ardengo Soffici, L’ineffabile zia Luisa

(1952)

 

Collana: PassaParolen. 5

Un racconto raro e da tempo ormai introvabile. “Vi si narra un episodio dell’adolescenza di Soffici, durato circa un anno, conseguente alla malattia invalidante che aveva reso il padre impossibilitato a provvedere alla famiglia e di conseguenza aveva portato il giovane Soffici ad essere generosamente accolto presso la casa di certi zii Turchini (parenti per parte di madre). La vera protagonista di queste pagine è la zia Luisa, su di lei si incentra il racconto di cui l’artista è soprattutto testimone (tranne brevi parentesi dedicate alle scoperte letterarie fatte nella libreria dello zio), e la bizzarra gestione della famiglia imposta dalla stravagante donna che dà vita ad una narrazione dove comico, grottesco e tragico si intrecciano costantemente sottolineando, anche dal punto di vista stilistico, la parziale autonomia del testo.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-16-4

 

Ugo Ojetti, L’Italia e la civiltà tedesca

(1915)

  

Collana: PassaParolen. 6

Un saggio raro e ormai introvabile. Ugo Ojetti, convinto interventista nella Prima Guerra Mondiale, scrive questo intervento “come e quanto la cultura tedesca sia incompatibile con quella italiana, che invece può condividere con la francese la comune radice nella rinascenza mai arrivata in Germania. (…) Il nodo centrale della dissertazione di Ojetti sta proprio in questo, la contrapposizione fra le due culture, che le rende inconciliabili e incompatibili, nasce dalla Riforma luterana che, opponendosi in maniera assoluta – con quell’assolutismo e quell’intolleranza tipici dei fondamentalismi religiosi – alla Chiesa di Roma che fu la grande sostenitrice dell’arte e della creazione letteraria, artistica e musicale, ha decretato la radicalizzazione degli aspetti più negativi del medioevo che – invece di evolvere nel senso del sublime, del trascendentale e quindi di un’estetica moderna guidata dalla spiritualità cristiana – ha privilegiato «il lavoro pratico ed utile e l’amore del lucro e del godimento immediato.» Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-19-5

 

Henry Felding, Il marito femmina

(1746)

  

Collana: PassaParolen. 7

Finora inedito in Italia, Il marito femmina di Fielding narra il singolare caso di una giovane che, nel 1746, si era travestita e finta uomo per indurre al matrimonio una serie di inconsapevoli donne inglesi. Scoperta e arrestata, Mary Price – o Charles Hamilton, come si faceva chiamare – scatenò un curioso caso giudziario che solleticava la curiosità popolare e metteva in imbarazzo i giudici che non avevano a disposizione un reato specifico da contestarle. “La pubblicazione del Marito femmina conta e primariamente deve contare per il suo significato letterario, in un’epoca in cui – oltre magari al permanere di alcune posizioni morali – muoveva i primi passi anche quel genere del romanzo che avrebbe contribuito a cambiare (e a far cambiare) decisamente usi e costumi della società.” Dalla Prefazione del traduttore e curatore Fabrizio Bagatti

ISBN: 978-88-99838-17-1

 

Giuseppe Antonio Borgese, Guerra di redenzione

(1915)

  

Collana: PassaParolen. 8

Un saggio raro e ormai introvabile. Guerra di redenzione, pubblicato nel 1915 nella serie “Affari Italiani” dell’editore Ravà di Milano, raccoglie i sensi, lo spirito e la qualità della posizione di Borgese rispetto alla guerra e alla Germania. Partito da posizioni nazionaliste (come peraltro anche molti altri intellettuali di ambiente romano poi convertiti al neutralismo) se ne allontana per approdare al nazionalismo-liberale (…) In questo quadro è evidente per Borgese la necessità che l’Italia conquisti una dignità di nazione che l’unità, ottenuta con l’aiuto della Francia, non le ha ancora dato.” La sua “complicata posizione del professore ‘germanofilo in letteratura’ e ‘germanofobo in politica’, caratterizzata da una estrema lucidità di analisi che – a differenza di altri interventisti, più concentrati sullo scenario e sugli interessi immediatamente italiani – gli permette di ampliare le prospettive ad una dimensione che chiama in campo, per esempio, quella parte di guerra meno considerata e che coinvolgeva gli interessi europei nel medio-oriente.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-18-8

 

 

Stephen Crane, Ricordi di guerra (1899)

  

Collana: PassaParolen. 9

Finora inedito in Italia, Ricordi di guerra nasce dall’esperienza che Stephen Crane (autore del celebre Il segno rosso del coraggio) aveva vissuto come corrispondente dal fronte durante il conflitto tra Stati Uniti e Spagna per il controllo di Cuba. Crane non si limita a svolgere il compito di giornalista: “La guerra, secondo Crane, per usare le sue stesse parole, era una ‘tragedia’ perpetrata dal potere e dall’ambizione ai danni di poveri esseri umani che ne vengono travolti, siano essi soldati o generali, regolari o volontari, strateghi o fantaccini; i conflitti di cui parla Crane schiacciano e calpestano militari, civili, animali e perfino interi paesaggi. L’unica dignità che rimane è quella di un valore ben diverso dal coraggio in battaglia: il rispetto di leggi talmente assolute che il soldato e l’uomo non sono nemmeno in grado di pronunciarle. Ma anche quel valore non è poi altro che un dramma feroce, stretto fra paura e coraggio, onestà e abiezione, egoismo e sacrificio: non è più un simbolo ed è indicibile come un’allegoria di un mondo dissennato.” Dalla Prefazione del traduttore e curatore Fabrizio Bagatti

ISBN: 978-88-99838-22-5

 

Vamba, Resistere per esistere

(1917)

  

Collana: PassaParolen. 10

Un saggio raro e ormai introvabile. L’autore di Gian Burrasca e Ciondolino pubblica questo saggio nel 1917, quando la Prima Guerra Mondiale “è nel suo momento più critico: sfumata la speranza di una soluzione rapida del conflitto, le truppe al fronte sono provate dall’interminabile vita in trincea nonché dalla lunga immersione in quella tremenda guerra tecnologica dove le macchine sopraffanno il coraggio individuale e provocano innumerevoli vittime, mentre la popolazione civile manifesta segni di stanchezza e di quello che veniva chiamato disfattismo.” Vamba si impegna quindi direttamente per “per sostenere, con la penna intinta nella consueta passione, gli animi di coloro che da casa devono mostrare una decisa resistenza ai disagi, alle paure, alla voglia di una pace che, comunque ottenuta, riporti a casa i loro cari e li faccia tornare alla vita di sempre. Nuovamente si rivolge al suo giovane pubblico, quello che negli anni precedenti l’ha amato, ammirato e quindi seguito, esortandolo ad una resistenza che permetta all’Italia di continuare ad esistere.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-20-1

 

Gabriele d’Annunzio – Vamba, Carteggio

(1900-1919)

 

Collana: PassaParolen. 11

Pubblicato nella sua interezza e accuratamente annotato in ogni dettaglio, il carteggio fra L’autore di Gian Burrasca e lo scrittore soldato e “Vate d’Italia”, ricostruisce ogni particolare di un’intensa ventennale amicizia condivisa non solo tra interessi letterari e giornalistici ma anche fra vicende personali, impegno nella vita politica e slancio patriottico. I due amici attraversano con le loro lettere uno dei periodi più delicati della storia italiana del Novecento: dai fermenti interventisti precedenti l’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, fino all’impresa fiumana che finì per rappresentare uno dei più avvincenti capitoli della biografia dannunziana. “Amicizia, familiarità e identità di vedute (…) sul filo del comune amor di patria, dell’impegno civile e politico per concludersi solo con la morte di Bertelli avvenuta un anno dopo l’ultima lettera conservata.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-21-8

 

Orsola Nemi, Racconti meravigliosi

(1944-1949)

 

Collana: PassaParolen. 12

“Quando Orsola Nemi prende in mano la penna lo fa con l’intenzione di dichiarare una fedeltà assoluta alla letteratura che ha amato fino da fanciulla, perciò la letteratura non può essere un genere o generi diversi, essa è sempre mainstream nella misura in cui le caratteristiche ascritte al fantastico, all’invenzione, alla storia, alla poesia, alla riflessione, alla fiaba si adoperano per trasmettere i valori etico-morali nei quali lo scrittore crede: «Non si può credere alla vocazione di uno scrittore che non sente imbarazzo a far coro, – scrive nel Taccuino di una donna timida in data 1955 – che anzi si studia di scegliere gli argomenti correnti sul mercato, li svolge come la moda comanda, e ha un solo timore: non mettersi al passo. Di lui nessuno ha bisogno: le persone hanno urgente bisogno di contraddizione».” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-33-8

 

AA.VV. (Straparola, Basile, Pitré, Nerucci, Perodi), Le femmine c’erano tutte e d’ogni qualità.

133 fiabe al femminile nella tradizione italiana

Collana: PassaParolen. 13

“Lo scopo di questa antologia, dedicata alla figura femminile nella fiaba italiana, è quello di cercare di individuare le caratteristiche della rappresentazione della donna proprio nell’ottica di una catalogazione di nature, caratteri, personalità, esperienze, destini, ma anche interazioni sociali che concorrono a formare l’immaginario letterario e popolare nel racconto fiabesco dalla sua nascita, nel 1550, alla fine del 1800 quando si esaurisce la passione documentaria dei folkloristi e si comincia a tornare alla fiaba d’invenzione.” Dalla Prefazione della curatrice Simonetta Bartolini.

ISBN: 978-88-99838-34-8

 

Diletta del Grande, Stephen Crane. Corrispondente di guerra e scrittore

Collana: PassaParolen. 14

Lo studio esamina l’opera di Stephen Crane come giornalista inviato di guerra nel corso del conflitto fra Stati Uniti e Spagna per il controllo di Cuba e delle Filippine. Crane, per conto dei più importanti giornali statunitensi, scrisse numerosissime corrispondenze dal fronte e, in segui, da esse ricavò dei racconti che vennero riuniti nella raccolta Wounds in the Rain. Diletta Del Grande analizza, con grande efficacia e competenza, il complesso meccanismo della trasformazione dall’articolo di giornale al racconto e, di questi, ci offre una traduzione inedita che svela l’animo e la poetica del grande scrittore statunitense. Dopo Il segno rosso del coraggio, Crane trova nei racconti della guerra a Cuba una consacrazione internazionale che ne fanno ancora oggi un classico della letteratura di ogni tempo e paese.

ISBN:978-88-99838-60-7