In edizione integrale, il diario di viaggio che Isabella Bird scrisse durante un lungo percorso a cavallo che la portò ad attraversare le Montagne Rocciose nel 1873. Il coraggio di una grande esploratrice che seppe mostrare alle donne dell’Ottocento una via verso l’emancipazione che coniugava amore per la natura, orizzonti inesplorati e passione per l’umanità.
Costruito attraverso le lettere inviate alla sorella, il diario di Isabella Bird rappresenta un documento unico, attraverso l’occhio
femminile, sulla rude vita della frontiera negli Stati Uniti dell’Ottocento, fra paesaggi mozzafiato, animali feroci e personaggi
pittoreschi. Allo stesso tempo, il racconto di Bird è godibile anche come un pregiato romanzo dell’epoca Vittoriana, con tutta la
capacità di osservazione di una notevole scrittrice.
Isabella Bird (1831-1904) è stata la più grande e attiva esploratrice e viaggiatrice di tutta l’età Vittoriana.
Cagionevole di salute nell’infanzia, scelse di curarsi viaggiando alla scoperta di luoghi nel mondo che, all’epoca,
erano stati percorsi da pochissimi uomini e nessuna donna. Viaggiò negli Australia, negli USA, in Malesia, alle Hawaii, in Giappone, in Marocco e nel Tibet.
Grazie alla sua infaticabile esperienza di esploratrice e scrittrice, venne accolta nel 1892, prima donna in assoluto, nella prestigiosa Royal Geographical Society di Londra, anche se senza diritto di parola in pubblico.