Charlotte Perkins Gilman “La carta da parati gialla e altri racconti”


Nove racconti di una delle autrici più importanti nella storia dell’emancipazione femminile negli Stati Uniti. Partendo dalla propria dolorosa esperienza personale Charlotte Perkins Gilman seppe trasformarsi in una paladina dei diritti sociali e della liberazione dai soprusi cui le donne erano costrette all’epoca. Il suo messaggio, forte, diretto e acutissimo, è ancora ogggi di scottante attualità e di grandissimo valore letterario.
Costretta dal marito a curare nel modo sbagliato la depressione post partum, Perkins Gilman sollevò in tutti gli Stati Uniti una richiesta di umanità verso il mondo femminile che scardinava pregiudizi e sopraffazioni inaccettabili. Basti pensare che La carta da parati gialla uscì nel 1892 e solo nel 1908 venne abolita negli Stati Uniti la tratta delle donne.
I racconti qui tradotti, alcuni per la prima volta, testimoniano una vena letteraria genuina, priva di vincoli retorici e sempre diretta a un messaggio morale che deve farci riflettere ancora oggi.

Charlotte Perkins Gilman (1860-1935) è stata una delle più importanti figure dei movimenti per l’emancipazione femminile negli Stati Uniti. Già in giovanissima età si interessò alle teorie che miravano a eliminare le ingiustizie sociali e divenne una figura di punta nei movimenti che sostenevano la necessità di liberare le donne dai ruoi subalterni. Si batté a fianco delle suffragette e lottò per l’abolizione delle leggi razziali.
Autrice di numerosissimi articoli su riviste e quotidiani, pubblicò nel 1898 il saggio Women and Economics: A Study of the Economic Relation Between Men and Women as a Factor in Social Evolution. Altrettanto cospicua la sua opera di poetessa e narratrice: pubblicò oltre 190 racconti fra cui spicca La carta da parati gialla (1892) che è il suo più celebre successo